Il Papa: si fermi “l’iniquo commercio di esseri umani”

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Benedetto XVI esorta a pregare “perché si ponga fine al triste ed iniquo commercio di esseri umani che purtroppo coinvolge milioni di donne e bambini”. Questa intenzione di preghiera generale che il Papa rivolge ai fedeli per il mese di maggio è un rinnovato invito a promuovere la dignità di tutte le persone come risposta alle Parole di Gesù: “Sono venuto a portare la vita e la vita in abbondanza”. E’ quanto sottolinea al microfono di Amedeo Lomonacosuor Estrella Castalone, coordinatrice di “Talitha Kum”, Rete Internazionale della Vita Consacrata contro la tratta di persone, nata nel 2009 su impulso dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (Uisg) e dell’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (Oim):

R. – “Sono venuta a portare la vita e la vita in abbondanza”: questa Parola di Gesù, dal Vangelo di Giovanni, l’abbiamo citata nella nostra dichiarazione contro la tratta delle persone. Siamo molto contente e siamo in sintonia con il Santo Padre, perché noi crediamo che tutti – come dice il Papa – abbiamo il diritto di vivere con la dignità dei Figli di Dio.

Povertà tra le cause della tratta

D. – Come si muove la vostra rete per arginare questo turpe fenomeno?

R. – Nella rete, nella missione che svolgiamo, ci occupiamo di interventi di prevenzione e di sensibilizzazione ed anche di denuncia della tratta delle persone. Ci occupiamo poi anche della protezione e dell’assistenza alle vittime. Svolgendo la nostra missione, ci impegniamo sul fronte della lotta contro la povertà e l’emarginazione, che riteniamo le cause che portano al fenomeno della tratta delle persone.

E’ cruciale sensibilizzare

D. – Quale è la leva principale della vostra azione missionaria?

R. – Noi puntiamo, prima di tutto, sulla sensibilizzazione. Contiamo tanto sul nostro contatto con le persone nella nostra missione, perché è con loro che noi vogliamo portare il nostro impegno per cercare di porre fine, o di diminuire, l’effetto di questa schiavitù moderna.

Progetti

D. – C’è un progetto, in particolare, che avete lanciato in questo periodo?

R. – Abbiamo lanciato una campagna contro la tratta di persone in Sudafrica, in occasione dei Mondiali di calcio che inizieranno a giugno. Ci siamo impegnate a sostenere la campagna organizzata dalle nostre consorelle contro la tratta in Sudafrica durante il Mondiale. In concreto, abbiamo lanciato quattro opere indirizzate ai tifosi, alle potenziali vittime, ai leader religiosi e alle persone che possono inconsapevolmente far parte della tratta.

La rete Talita Kum

D. – “Talita Kum”, il nome della vostra rete, significa “fanciulla, alzati!”. Con questa espressione, in lingua aramaica, Gesù risuscita una ragazza morta all’età di 12 anni. Come riportare alla vita bambini e bambine che hanno subito gli orrori della tratta?

R. – Abbiamo delle case, nelle quali cerchiamo di aiutare queste vittime a recuperare la dignità, offrendo loro un’opportunità per uscire come fece Gesù, che dando la mano alla bambina le disse: “Alzati!”. Noi offriamo opportunità, mezzi e risorse affinché questi bambini possano alzarsi con dignità e camminare verso un futuro dignitoso.

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