Il Papa: episcopato è servizio, non onore

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Amate i presbiteri e i diaconi, i poveri e gli indifesi e vegliate con amore su tutto il gregge. Sono alcune delle esortazioni rivolte da Papa Francesco durante la Santa Messa, nella Basilica di San Pietro, per l’ordinazione episcopale di mons. Giampiero Gloder, presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica, e di mons. Jean-Marie Speich, nunzio apostolico in Ghana. Il Santo Padre ha letto il testo dell’omelia rituale, prevista nel Pontificale Romano per il rito dell’Ordinazione episcopale, aggiungendo spontaneamente alcune integrazioni. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

 

Papa Francesco: “Volete predicare, con fedeltà e perseveranza, il Vangelo di Cristo?”.

Gli eletti: “Si, lo voglio”.

Papa Francesco: “Volete custodire puro ed integro il deposito della fede…?”.

Gli eletti: “Si, lo voglio”.

Episcopato è servizio

Queste ed altre domande, rivolte in base all’antica tradizione dei santi padri ai due ordinandi vescovi, sono state precedute dall’omelia di Papa Francesco. I vescovi, “custodi e dispensatori dei ministeri di Cristo” – ha detto il Santo Padre – sono chiamati a seguire l’esempio del Buon Pastore e a servire il popolo di Dio. Al presule – come si ricorda nel Pontificale Romano – “compete più il servire che il dominare”:

“Episcopato infatti è il nome di un servizio, non di un onore … Sempre in servizio, sempre il servizio”.

Se si prega si è a metà cammino

Dopo aver esortato ad annunciare la Parola in ogni occasione, opportuna e non opportuna, Papa Francesco ha ricordato, parlando a braccio, la centralità della preghiera:

“Un vescovo che non prega è un vescovo a metà cammino. E se non prega il Signore finisce nella mondanità”.

Il servizio sia orientato dall’amore

Il servizio alimentato dalla Parola – ha aggiunto il Santo Padre – deve essere orientato dall’amore:

“Amate, amate con amore di padre e di fratello tutti coloro che Dio vi affida. Anzitutto, amate i presbiteri e i diaconi. Sono vostri collaboratori, sono i più prossimi dei prossimi, per voi. Mai far aspettare un presbitero, un’udienza, subito rispondere. Siate vicini a loro. Ma anche amate i poveri, gli indifesi e quanti hanno bisogno di accoglienza e di aiuto. Abbiate viva attenzione a quanti non appartengono all’unico ovile di Cristo, perché essi pure vi sono stati affidati nel Signore. Pregate tanto per loro”.

Oltre a servire e ad amare – ha concluso Papa Francesco – i vescovi sono chiamati a vegliare “su tutto il gregge”, nel nome del Padre, di suo Figlio Gesù Cristo e dello Spirito Santo che dà vita alla Chiesa.

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