Papa Bonifacio VIII e il primo Giubileo della storia

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Nome Pontefice Da Fino a Luogo di nascita
193 Bonifacio VIII 1295 1303 Anagni

Benedetto Caetani, nato ad Anagni è una delle figure più vicine a Papa Celestino V quando quest’ultimo medita di rinunciare al soglio pontificio.  Al momento del conclave, nel 1295, il Sacro Collegio è composto da 23 cardinali. Il Conclave si tiene a Napoli. Il 24 dicembre 1294 viene eletto il cardinale Caetani, poi incoronato nella Basilica di San Pietro il 23 gennaio 1295. Prende il nome di Bonifacio VIII.

Dopo aver riportato la sede papale da Napoli a Roma per sottrarre l’istituzione all’influenza di re Carlo II d’Angiò, Bonifacio VIII annulla o sospende tutte le decisioni assunte dal suo predecessore Celestino V, potenziale antipapa, che viene rinchiuso nella rocca di Fumone, di proprietà della famiglia Caetani. Nel 1296 emana la bolla Clericis laicos, che proibisce ai laici di tassare gli ecclesiastici e a questi di versare i relativi contributi. Sempre nel 1296, incorona Federico d’Aragona nella cattedrale di Palermo come governatore della Sicilia. Il Pontefice deve anche fare i conti con un’ostilità crescente sia all’interno della Curia sia nell’aristocrazia romana.

Caetani e Colonna

Il 10 maggio 1297 i cardinali Giacomo e Pietro Colonna e il movimento degli Spirituali Francescani guidato da Jacopone da Todi sottoscrivono un memoriale, il “manifesto di Lunghezza”, nel quale si dichiara “decaduto” il Pontefice poiché la sua elezione sarebbe illegittima. La reazione di Bonifacio VIII è immediata: i due cardinali vengono destituiti e sono costretti a ritirarsi in Francia. Jacopone da Todi viene rinchiuso in un convento e scomunicato. Alla fine del 1298, i cardinali Colonna chiedono perdono e si sottomettono all’autorità pontificia. Riconoscono Bonifacio come Pontefice legittimo. Il Papa li perdona ma la tregua tra la famiglia Caetani e quella dei Colonna dura poco. Bonifacio VIII ordina la distruzione della città di Palestrina, fulcro e roccaforte dei possedimenti dei Colonna.

Il primo Giubileo della storia

Nel 1300 Bonifacio istituisce l’Anno Santo: viene assicurata indulgenza plenaria per tutti quelli che visitano le Basiliche di San Pietro e San Paolo fuori le mura. L’Anno Santo viene indetto il 22 febbraio 1300, con la bolla Antiquorum habet. A Roma si registra un notevole afflusso di pellegrini. “Stabiliamo – si legge nella Bolla – che i Romani, che volessero rendersi partecipi delle indulgenze da Noi concesse, accedano almeno una volta al giorno alle basiliche per trenta giorni, di seguito o intervallati, mentre i pellegrini o forestieri, seguendo le stesse modalità appena indicate, per quindici giorni consecutivi o interpolati. Tuttavia, farà un’azione più lodevole e godrà di un’indulgenza più efficace chi frequenterà le stesse basiliche con maggiore frequenza e devozione”.

Lo schiaffo di Anagni

Nel 1302 viene promulgata la bolla “Unam sanctam” sulla supremazia pontificia. La bolla scatena una forte ribellione in Francia e Filippo a convoca nel 1303 un’Assemblea degli Stati Generali: Bonifacio VIII viene accusato di avere fatto uccidere Celestino V e di atti immorali. Filippo spedisce in Italia un esercito di uomini armati guidati da Guglielmo di Nogaret. Ai soldati francesi si aggiungono i seguaci dei Colonna. Nel 1303, ad Anagni assaltano il palazzo pontificio e catturano il Papa. Bonifacio è vittima anche di ingiurie e umiliazioni. Secondo alcune fonti storiche sarebbe stato anche schiaffeggiato. Secondo lo storico Rendina sarebbe stato Nogaret, con il suo guanto di ferro, a dare “lo schiaffo di Anagni” al Papa.

Morte

Grazie alla protezione degli Orsini, Bonifacio VII torna a Roma. Muore l’11 ottobre 1303. E’ sepolto nella Basilica di San Pietro, nella Cappella costruita per lui da Arnolfo di Cambio..ì la cappella è stata distrutta in seguito alla edificazione della nuova Basilica di San Pietro.

Fonti: Wikipedia e varie.

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