Palestina, Abu Mazen, giunta l’ora di deporre le armi

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

La creazione dello Stato palestinese non passa attraverso la lotta armata e per questo è giunta l’ora di deporre le armi. E’ l’appello lanciato dal presidente dell’OLP, Abu Mazen, il candidato favorito alle elezioni presidenziali palestinesi del prossimo 9 gennaio. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il dialogo con i movimenti palestinesi è “entrato nell’ultima fase”, ha dichiarato Abu Mazen aggiungendo che l’uso di armi durante l’Intifada è stato un errore. L’ex premier ha anche auspicato un accordo tra le diverse organizzazioni dei Territori, fondamentale per trovare un’intesa finalizzata ad una tregua duratura con Israele. Ma la Striscia di Gaza continua ad essere devastata dalle violenze: nei pressi degli insediamenti ebraici di Netzarim, un civile palestinese è stato ucciso dai colpi esplosi da un carro armato israeliano.

Si prevede aumento di pellegrini

Intanto, in occasione del Natale il ministro israeliano del turismo, Gideon Ezra, ha previsto un netto aumento del numero dei pellegrini cristiani che giungeranno in Terra Santa. Per facilitare il transito fra Gerusalemme e Betlemme, che si trova in Cisgiordania, sono stati stabiliti contatti fra funzionari israeliani e palestinesi tesi a semplificare i controlli. A Betlemme non si avverte, per ora, una particolare atmosfera di festa: le strade non sono decorate, infatti, in segno di lutto per la morte del presidente palestinese, Yasser Arafat. Manifestazioni di protesta hanno infine accolto, in Egitto, l’accordo commerciale firmato ieri dai governi di Tel Aviv e del Cairo.

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