© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

E’ di almeno 91 morti il bilancio delle vittime del duplice attacco di ieri in Norvegia. I feriti sono oltre 100, di cui 20 in gravi condizioni. La polizia, che tende ad escludere la pista legata al terrorismo di matrice islamica, ha arrestato un giovane 32.enne norvegese. Secondo diversi mezzi di informazione, anche se l’identità non è stata ancora confermata dalle autorità locali, si tratta di Anders Behring Breivik, giovane nazionalista di estrema destra, fermato subito dopo la sparatoria avvenuta ieri sull’isola di Utoya. L’uomo è ritenuto anche il responsabile dell’esplosione della bomba nel centro di Oslo. Un secondo uomo, trovato in possesso di un coltello sull’isola teatro della sparatoria, è stato fermato stamani dalla polizia. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

La Norvegia è un Paese sotto shock. Il primo attacco ha scosso il centro di Oslo con una potente esplosione avvenuta davanti alla sede del governo. Molti uffici, compreso quello del primo ministro norvegese, rimasto illeso, sono stati gravemente danneggiati. Un altro ordigno, inesploso, è stato trovato vicino alla sede della televisione pubblica. Il centro di Oslo è stato subito evacuato ma dopo 90 minuti l’incubo si è ripetuto sull’isola di Utoya, raggiungibile in 30 minuti dal luogo del primo attacco.

Racconti dei testimoni

Diversi testimoni hanno visto un uomo alto, biondo, camminare lentamente e avvicinarsi verso un folto gruppo di giovani laburisti. L’uomo, vestito da poliziotto, ha detto loro: “Vorrei riunirvi tutti”. Poi ha cominciato a sparare. In molti hanno cercato rifugio nelle case. Altri hanno cercato di fuggire gettandosi in acqua. Ma è stata una strage durata diversi, interminabili minuti. Dopo la sparatoria è stato arrestato un uomo che aveva una pistola, un fucile da caccia e un’arma automatica. Sulla persona arrestata si possono ricavare alcune informazioni da internet.

Emerge identikit di uno squilibrato

Dal suo profilo su facebook sembra emergere l’identikit di uno squilibrato. L’uomo si definisce “single, cristiano e conservatore” con idee di estrema destra e anti-islamico. Manifesta anche il proprio interesse per la massoneria e il proprio odio per la società multiculturale e multirazziale. Restano ancora molti elementi da accertare e le indagini sono tuttora in corso anche perché, secondo alcuni testimoni oculari, un’altra persona, oltre all’uomo fermato, avrebbe aperto il fuoco sull’isola di Utoya. E proprio su quest’isola, stamani è stato fermato un giovane, mentre era in corso il sopralluogo da parte del premier norvegese, Jen Stoltenberg.

Cordoglio della comunità internaizonale

Subito dopo la tragedia, è stato unanime il cordoglio espresso dalla comunità internazionale. Il presidente statunitense Obama ha detto che “quanto accaduto ci ricorda come l’intera comunità internazionale abbia interesse a impedire che avvengano queste tragedie”. “Il terrorismo – ha detto il presidente del Parlamento Ue, Buzek – non riuscirà mai a cambiare i nostri valori”. Il presidente della Commissione europea, Barroso, ha ricordato che l’attacco di ieri ha colpito una città notoriamente associata all’idea di pace. Di “orrore” ha parlato, il cancelliere tedesco, Angela Merkel, alla quale ha fatto eco il presidente francese Sarkozy, che ha definito quello di ieri un ”atto odioso e inaccettabile”.

Messaggio di Napolitano

Condanna totale è giunta pure dal ministro degli Esteri britannico, Haghe, mentre il presidente della Repubblica italiana, Napolitano, ha inviato un messaggio al re norvegese Harald V. “L’Italia – ha scritto – si unisce al suo Paese nel ripudio di ogni forma di violenza e nell’impegno a favore delle ragioni del dialogo e della pace”. Una ferma condanna è giunta anche da parte del segretario generale della Nato, Rasmussen, il quale ha parlato di “atti crudeli e codardi”.

Intervista con il nunzio in Norvegia

Su quanto avvenuto in Norvegia, si sofferma il nunzio apostolico nel Paese mons. Emil Paul Tscherrig:

R. – Siamo tutti molto colpiti da questi terribili fatti, da questi due attentati che hanno causato così tanti morti, soprattutto fra i giovani. Facciamo le nostre vivissime condoglianze a tutte le famiglie e a tutte le persone che sono state colpite. Per i norvegesi è una grande catastrofe. I norvegesi già dicono che è la più grande sciagura che ha colpito il Paese dopo la Seconda Guerra Mondiale. Di fatto è una cosa incredibile: è un Paese pacifico, con una società molto democratica e libera, ed effettivamente quello che è successo è un grande colpo per tutta la popolazione.

Una tragedia, una follia

D. – Una vera tragedia dunque…

R. – E’ una follia. Tutte queste cose sono follie umane molto difficili da spiegare, sia che abbiano motivi politici o personali. In qualunque caso è sempre una cosa incredibile. Alla fine tutto questo è parte di questa follia umana.

Comunità in preghiera

D. – Tutta la comunità cattolica è in preghiera…

R. – La Chiesa cattolica sta pregando e certamente domani ricorderanno i morti anche nella Santa Messa. Tutta la situazione è molto in divenire, la polizia indaga e tutti sono scioccati.

Foto:

By Rødt nytt (utoya_250711) [CC BY-SA 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], via Wikimedia Commons

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