Nuove elezioni tra i vertici del Fatebenefratelli

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Ospitalità, creatività e speranza per l’uomo del terzo millennio. Sono stati i temi conduttori dei recenti Capitoli dell’Ordine ospedaliero Fatebenefratelli per il rinnovo delle cariche consiliari. Per la provincia romana è stato eletto superiore provinciale fra Anselmo Petrillo e alla guida di quella lombardo – veneta è stato nominato fra Sergio Schiavon, giunto al secondo mandato.

Entrambi hanno sottolineato come nella società di oggi sia necessario condividere la missione con i collaboratori laici, rendendo attuale il messaggio di San Giovanni di Dio, fondatore dell’Ordine e precursore dell’ospedale moderno. Durante i Capitoli si è discusso del futuro impegno dell’Ordine diffuso in 51 Paesi e dei vari cambiamenti del panorama sanitario. Ascoltiamo al proposito il priore generale dei Fatebenefratelli, padre Pasquale Piles.

R. – La chiave della nostra missione è che il malato sia al centro della nostra assistenza. Questo significa che dobbiamo offrire tutta la tecnica a disposizione e dobbiamo farlo con un approccio umano e cercando, quando la malattia è grave, di accompagnarlo fino alla fine della vita.

Umanizzazione della medicina

D. – Oggi abbiamo, purtroppo e per varie ragioni, una medicina disumanizzata. Una lenta trasformazione, infatti, ha portato a svuotare la professione medica ed infermieristica degli ideali filantropici che erano alla base della medicina di Ippocrate. Come ridare all’assistenza sanitaria, incentrata spesso solo sulla cura, un carattere più umano, rispondendo a bisogni profondi del malato?

R. – Questo per noi è l’obiettivo principale. Padre Marchesi, nostro padre generale negli anni Settanta-Ottanta, morto due anni fa, è stato un vero missionario e ci ha dato dei principi, fondati proprio sull’umanizzazione della medicina, che non possiamo lasciare in disparte nell’offrire la nostra assistenza ai malati.

Cura del corpo e dell’anima

D. – La cura del corpo è mezzo per la salvezza dell’anima. Come rendere attuali queste parole di San Giovanni di Dio che riassumono il compito originario dell’Ordine ospedaliero?

R. – Quando una persona soffre, emergono le domande fondamentali della nostra vita, come “Perché io? Qual è il senso della vita? Cosa ci sarà dopo questa vita?”. Cercando di rispondere a queste domande, cerchiamo un approccio che doni alle persone sofferenti l’opportunità di trovare Gesù Cristo.

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