Nigeria: proteste contro cristiani

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Nigeria, una manifestazione promossa da un’organizzazione musulmana contro la pubblicazione di vignette satiriche su Maometto è degenerata in una violenta protesta che ha colpito anche la comunità cristiana. Il bilancio di questi attacchi è incerto: secondo alcune agenzie sono rimaste uccise almeno 16 persone. Altre fonti parlano, invece, di oltre 40 morti. La maggior parte delle vittime sono cristiani o non musulmani morti in seguito a disordini scoppiati nella città di Maiduguri, nel nord della Nigeria. Durante i tumulti, sono state date alle fiamme anche undici chiese cristiane. Ma come spiegare, in Nigeria, il passaggio dalle proteste alle violenze? Amedeo Lomonaco lo ha chiesto a don Roberto, missionario salesiano ad Onitsha, nel sud del Paese africano:

 

R. – Secondo me, ancora una volta, si combinano interessi economici con presunte motivazioni religiose. I cristiani che vivono nel Nord della Nigeria sono in genere molto attivi nelle attività commerciali, in campo economico. Io penso, quindi, che queste violenze nascano dagli interessi di alcuni, se non di tutti, che cercano di strumentalizzare motivazioni religiose.

D. – Perché queste strumentalizzazioni seguite alle proteste contro le vignette satiriche su Maometto, hanno attecchito nel Nord della Nigeria?

R. – In quell’area, la maggior parte dei musulmani è di origine araba. I musulmani che vivono nel sud del Paese sono, invece, di cultura subtropicale. In genere, i musulmani del sud non si fanno coinvolgere da questo tipo di strumentalizzazioni.

D. – Qual è dunque la situazione dei cristiani che vivono nel nord del Paese?

R. – E’ più difficile perché si trovano in una zona a maggioranza musulmana e perché il tipo di Islam professato è diverso. E’ un Islam più radicato e quindi crea maggiore difficoltà.

D. – Padre, c’è secondo lei il rischio che le proteste innescate dalla pubblicazione delle caricature su Maometto possano investire, dopo Libia e Nigeria, anche altri Stati africani?

R. – Nei Paesi dell’Africa dove c’è una più antica tradizione musulmana è possibile, perché il discorso non è semplicemente e solo religioso. Tutti i fenomeni di intolleranza estrema sono dovuti, soprattutto, a cause economiche e politiche.

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