Natale di speranza a Betlemme

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Dopo tre anni di tensioni, Betlemme si prepara a festeggiare un Natale di speranza. Il presidente dell’OLP e probabile futuro leader palestinese Abu Mazen assisterà, inoltre, alla Messa di Mezzanotte. Ascoltiamo il servizio di Amedeo Lomonaco:

La presenza è significativa perché riprende la tradizione avviata nel 1995 dal leader palestinese Yasser Arafat e proseguita fino al 2001, quando il governo di Tel Aviv impedì al rais, assediato a Ramallah, di raggiungere la città. Nella piazza del presepe di Betlemme tutto è pronto per la cerimonia di questa notte, la prima dopo la morte di Yasser Arafat, avvenuta lo scorso 11 novembre. Il capo dell’unità di coordinamento con i palestinesi, l’ufficiale israeliano Aviv, ha annunciato che Betlemme sarà una città aperta a tutti i fedeli cristiani. L’ingresso – ha aggiunto l’ufficiale – è assicurato a tutti i pellegrini di fede cristiana, inclusi i palestinesi della Cisgiordania e quelli israeliani.

Oltre 6000 pellegrini dall’estero

Secondo stime palestinesi è previsto  l’arrivo in città di circa 6.000 pellegrini dall’estero, cioè più del doppio rispetto al Natale dello scorso anno. Sul versante politico si profila in Cisgiordania una schiacciante vittoria del partito di Al Fatah e del movimento islamico di Hamas alle amministrative di ieri. Secondo la televisione araba Al Jazeera Al Fatah avrebbe conquistato, infatti, 18 comuni e Hamas 8. Sul terreno non si interrompono, infine, le violenze: almeno cinque palestinesi  sono rimasti uccisi questa mattina in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza in seguito a scontri con soldati israeliani. Le vittime sono tre membri delle Brigate dei martiri di Al Aqsa e due attivisti di Hamas.

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