Messaggio per la festa di Vesakh

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Possa questa festa rappresentare un’occasione per consolidare le buone relazioni già esistenti tra buddisti e cattolici. E’ l’auspicio espresso dal presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, l’arcivescovo Michael Fitzgerald, nel messaggio rivolto ai buddisti in occasione della festa di Vesakh che commemora la nascita, l’illuminazione e la morte del Buddha. L’arcivescovo Fitzgerald ha poi ricordato che quest’anno ricorre il 40.mo anniversario della Dichiarazione Nostra Aetate del Concilio Vaticano II sulle relazioni tra la Chiesa Cattolica e le altre religioni. In questo documento – sottolinea il presule – si afferma che “la Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è santo e vero in queste religioni”.

Dialogo tra buddisti e cattolici

“Buddisti e cattolici – prosegue mons. Fitzgerald – hanno così potuto incontrarsi in uno spirito di apertura, sincerità e reciproco rispetto, impegnandosi nel dialogo”. Questa conoscenza reciproca si è trasformata in una proficua collaborazione in occasione del maremoto dello scorso 26 dicembre che ha colpito diversi Paesi del Sud Est asiatico. Buddisti e cristiani hanno lavorato insieme per aiutare le vittime, scrive l’arcivescovo precisando che i lunghi tempi necessari per la ricostruzione richiedono il proseguimento di tali espressioni di solidarietà interreligiosa. Il messaggio del presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso si conclude con l’auspicio che anche in molte altre situazioni dove è richiesta la cooperazione tra tutte le persone di buona volontà, si possano trovare soluzioni conformi alla dignità umana.

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