Israele annuncia operazioni terrestri in Libano

0
© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Preparare l’arrivo di una forza multinazionale in Libano. E’ questo l’obiettivo, indicato dal ministro della Difesa israeliana Amir Peretz, della nuova offensiva terrestre in Libano, annunciata ieri dal governo dello Stato ebraico. Il premier israeliano, Ehud Olmert, ha anche dichiarato che, nei prossimi giorni, non ci sarà nessuna tregua. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il governo israeliano ha deciso di intensificare le operazioni militari terrestri contro i guerriglieri del movimento politico militare degli Hezbollah. Si tratta della più grande operazione militare di terra in Libano da quando è iniziata l’offensiva, lo scorso 12 luglio. Lo scopo è quello di respingere i guerriglieri sciiti oltre il fiume Litani, a 30 chilometri dal confine tra Libano ed Israele, e di creare le condizioni per consentire l’arrivo di un contingente multinazionale. Per sostenere questa operazione sono stati richiamati, nei giorni scorsi, almeno 15 mila riservisti.

In Libano forte resistenza

Ma l’avanzata israeliana ha incontrato, già nelle prime fasi, una forte resistenza: almeno 3 soldati dello Stato ebraico sono rimasti uccisi, infatti, durante scontri scoppiati nel sud del Paese dei cedri. Il premier israeliano, EhudOlmert, ha anche annunciato, ieri sera, che non ci sarà nessuna tregua nei prossimi giorni. Nonostante la sospensione dei bombardamenti aerei di 48 ore proclamata ieri da Israele, continuano inoltre i raid dell’aviazione in appoggio alle truppe di terra. Mentre a Beirut erano attesi due aerei carichi di aiuti umanitari, l’aviazione israeliana ha bombardato alcuni villaggi nel sud del Libano: l’emittente televisiva ‘al Arabiya’ ha riferito che sono stati trovati diversi corpi senza vita tra le macerie di edifici nei pressi del villaggio di al Batoum.

Incursioni anche nella Striscia di Gaza

Le incursioni militari israeliane proseguono, poi, anche nella Striscia di Gaza, dove un palestinese è rimasto ucciso durante un raid. Intanto, le Nazioni Unite hanno rinviato, “sine die”, una riunione di Paesi potenzialmente pronti a fornire militari per una futura forza multinazionale in Libano in seguito a forti divergenze: Francia e Russia sollecitano l’accordo per una tregua immediata, che consenta di costituire una forza internazionale di interposizione in Libano. Stati Uniti e Gran Bretagna hanno chiesto, invece, che l’accordo per la formazione di un eventuale contingente multinazionale, preceda il raggiungimento di un cessate-il-fuoco. In Iran, infine, uno degli esponenti di punta del regime iraniano, l’ayatollah Ahmad Jannati, ha lanciato un appello a tutti i Paesi islamici affinché siano uniti nel rifornire armi ai combattenti Hezbollah.

Foto:

By https://www.flickr.com/people/45644610@N03 [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *