Iraq: uccisi 12 ostaggi nepalesi

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Iraq sono stati uccisi 12 ostaggi nepalesi recentemente rapiti dal gruppo islamico ‘Ansar Al Sunna’. Le drammatiche immagini di queste barbare uccisioni sono state pubblicate su un sito islamico. E nel Paese arabo cresce l’angoscia per la sorte dei due reporter francesi, Christian Chesnot e Georges Malbrunot, sequestrati lo scorso 20 agosto da guerriglieri. L’ultimatum lanciato dal sedicente ‘Esercito islamico’ al governo di Parigi è stato prorogato di altre 24 ore. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

In un video trasmesso da Al Jazeera, i due giornalisti francesi hanno lanciato un drammatico appello. “Invito il popolo francese – ha detto Chesnot, il primo a parlare – e tutti quelli che capiscono il senso della vita, a manifestare per esprimere il rifiuto della legge che proibisce il velo”. “Chiedo al presidente Chirac e al governo francese – ha aggiunto Malbrunot – a dare prova di buone intenzioni verso i due mondi, arabo e islamico, e ad annullare la legge”. E per arrivare ad una soluzione positiva della vicenda è sempre più intenso il lavoro diplomatico.

Riunione di emergenza del governo francese

Il capo di Stato francese, durante il vertice franco-russo-tedesco in corso a Soci, sul Mar Nero, ha dichiarato che sarà fatto tutto il possibile per ottenere un immediato rilascio. Il ministro degli Esteri, Michel Barnier, ha incontrato il suo collega giordano, Marwan Moasher, ed il premier, Jean Pierre Raffarin, ha convocato una riunione di emergenza con i ministri dell’Educazione, dell’Interno e delle Comunicazioni.

Agguato a Kirkuk e scontri a Falluja

Il presidente della conferenza episcopale francese, l’arcivescovo di Bordeaux, Jean Pierre Ricard, ha inoltre espresso con un comunicato la solidarietà della Chiesa verso tutte quelle persone che per le loro responsabilità di governo, diplomatiche, professionali, umanitarie, o in nome della fede, manifestano sdegno e condanna per l’intollerabile ricatto e uniscono i loro sforzi per ottenere il rilascio dei due giornalisti. In Iraq proseguono, intanto, le violenze. Un alto responsabile turcomanno del ministero dell’Istruzione, Ibrahim Ismail, è stato ucciso stamani a Kirkuk da un gruppo di ribelli. E questa notte la città sunnita di Falluja è stata teatro di furiosi combattimenti scoppiati quando carri armati americani hanno risposto ad un attacco sferrato da guerriglieri.

Al Sadr chiede ai propri miliziani di cessare i combattimenti

Un portavoce dell’esercito statunitense ha dichiarato, senza fornire un bilancio preciso, che “durante gli scontri sono morti molti assalitori”. In questo scenario drammaticamente segnato dalle violenze, si deve rimarcare che il leader radicale sciita, Moqtada Al Sadr, ha chiesto alle proprie milizie di porre fine ai combattimenti in tutto il Paese arabo. Il giovane imam, che si appresta a partecipare al processo politico per il nuovo Iraq post Saddam Hussein, ha anche rivolto un appello per l’immediato rilascio dei due giornalisti francesi. La liberazione dei due reporter è stata sollecitata anche dal movimento fondamentalista palestinese ‘Hamas’.

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