Iraq: continuano i sequestri mirati

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Iraq, con modalità simili ai rapimenti delle due volontarie italiane, di due americani e di un inglese, si è ripetuta ancora una volta la strategia dei sequestri mirati. Ce ne parla Amedeo Lomonaco:

Due ingegneri egiziani sono stati prelevati questa notte dal loro ufficio a Baghdad da un commando di uomini armati. I due rapiti sono dipendenti della società irachena di telecomunicazione ‘Iraqna’, della quale l’egiziana ‘Orascom’ ha una grossa partecipazione. Ed altri otto impiegati della compagnia telefonica, quattro iracheni e quattro egiziani, sono stati sequestrati mercoledì scorso a Falluja. Lo hanno riferito stamani fonti locali. Le continue violenze che stanno devastando il Paese arabo hanno spinto, inoltre, la Nuova Zelanda a decidere di rimpatriare domani, in anticipo sui programmi, il proprio esercito, un piccolo contingente composto da 61 persone.

Esplosioni a Falluja

Sul terreno, forti esplosioni hanno scosso la città di Falluja: secondo i testimoni, si tratterebbe di un bombardamento dell’artiglieria statunitense ma al momento non si hanno altre informazioni. La difficile situazione dello Stato arabo è stata anche al centro dell’incontro di ieri alla Casa Bianca tra il presidente americano George Bush ed il primo ministro iracheno Iyad Allawi. Bush ha evidenziato come la lotta al terrorismo sia fondamentale per garantire pace e sicurezza.

 

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