Iraq: scattato nuovo piano di sicurezza

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Iraq, è scattato a Baghdad, con il rafforzamento dei posti di blocco da parte di polizia ed esercito, il piano anti-guerriglia predisposto dalle forze irachene e della coalizione. Ma nella capitale, almeno due persone sono rimaste uccise in un nuovo attentato. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Baghdad è da oggi una città blindata: il nuovo piano di sicurezza, varato dall’esecutivo iracheno con il sostegno delle forze della coalizione, prevede l’impiego di 40 mila uomini, iracheni e statunitensi, e l’estensione dell’orario del coprifuoco. Nella capitale sono stati allestiti, inoltre, nuovi posti di blocco e predisposti ulteriori servizi di pattugliamento.

Piano voluto dal premier iracheno

Il nuovo piano per la sicurezza, che non contiene una data di scadenza, è stato fortemente voluto dal premier Al Maliki per contrastare nuove rappresaglie terroristiche dopo l’uccisione, mercoledì scorso, del capo di Al Qaeda in Iraq, Al Zarqawi. Nella notte, uno dei luogotenenti del terrorista giordano è rimasto ucciso in un blitz delle truppe governative irachene. Ma le straordinarie misure di sicurezza e le operazioni militari non impediscono, comunque, azioni della guerriglia: una bomba è esplosa stamani a Baghdad provocando la morte di almeno due persone.

Visita lampo di Bush in Iraq

Violenze si registrano anche nel sud del Paese, a Bassora, dove una folla di sciiti ha attaccato, senza fortunatamente causare vittime, il consolato iraniano. In questo difficile scenario, è stato avviato, poi, il piano per la riduzione del contingente italiano in Iraq: a partire dal prossimo 28 giugno, i militari italiani a Nassiriya saranno 1.600. All’inizio della missione, tre anni fa, erano 3200. Negli Stati Uniti, intanto, è rientrato a Washington il presidente americano George Bush dopo la visita lampo di ieri a Baghdad.

Bush: impossibile porre fine alle violenze

Parlando ai giornalisti a bordo dell’Air Force One, il presidente statunitense ha auspicato un miglioramento della situazione in Iraq sul fronte della sicurezza per quando lascerà la Casa Bianca allo scadere del suo mandato nel 2009. Ma ha anche aggiunto che mettere fine a tutte le violenze, nel Paese arabo, sarà impossibile.

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