© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Un altro raid americano su Falluja, un ennesimo attacco della guerriglia contro soldati della coalizione a Bassora ed una serie di esplosioni a Baghdad. E’ questa la geografia dell’orrore che, nelle ultime ore, ha colpito l’Iraq. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Un cittadino iracheno è morto ed un altro è rimasto ferito a causa della deflagrazione di un ordigno in una zona commerciale di Baghdad. A renderlo noto sono fonti mediche, precisando che il quartiere in cui è avvenuta l’esplosione è a maggioranza sciita, ma è abitato anche da molti cristiani. La capitale irachena è stata sconvolta anche da altre cinque esplosioni che fortunatamente non hanno provocato vittime.

Poliziotti uccisi a Najaf

Due poliziotti iracheni sono stati assassinati da sconosciuti a Najaf. Due soldati dell’esercito britannico sono stati uccisi, inoltre, nel corso di un agguato compiuto da ribelli a Bassora. E nella notte almeno tre iracheni sono morti in seguito ad attacchi dell’aviazione statunitense sulla città sunnita di Falluja. Durante un altro raid compiuto a Kirkuk, le forze americane hanno arrestato Mohammad al-Jabburi, presunto leader di ‘Ansar Al Sunna’, gruppo legato ad al Qaeda e ritenuto responsabile di diversi attentati e sequestri.

Rilasciati 4 dipendenti di una società

Sul fronte ostaggi, la società di telecomunicazione ‘Orascom’ ha riferito, inoltre, che sarebbero stati rilasciati sei suoi dipendenti, quattro egiziani e due iracheni sequestrati la settimana scorsa in Iraq. La notizia non è stata ancora confermata dal ministero degli Affari esteri del Cairo. Non c’è, invece, nessun dubbio sulla liberazione di Fereydun Jahani, un diplomatico iraniano rapito lo scorso 4 agosto. Il ministero degli Esteri di Teheran ha detto, in una nota, che il rilascio è avvenuto grazie agli sforzi diplomatici e alla “stretta cooperazione” delle autorità irachene.

Sforzi diplomatici per liberare ostaggi francesi

Il ministro degli Esteri di Parigi, Michel Barnier, ha commentato questa vicenda affermando che costituisce un ulteriore incoraggiamento per arrivare alla liberazione dei due giornalisti francesi Christian Chesnot e Georges Malbrunot. Le autorità inglesi stanno verificando, infine, le affermazioni fatte ieri da Yasser al-Serri, leader di un’organizzazione islamica a Londra, secondo il quale l’ostaggio Kenneth Bigley sarebbe ancora vivo.

 

 

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