Iraq: le due volontarie italiane sarebbero vive

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Iraq, il gruppo del terrorista giordano, Al Zarqawi, ha annunciato in un sito web l’esecuzione dell’ostaggio britannico, Kenneth Bigley, ed il rapimento di sette soldati inglesi, subito smentito da Londra. Il messaggio, la cui autenticità è ancora da verificare, avverte anche della prossima pubblicazione di un video che documenterebbe l’esecuzione. Nuovi sviluppi si devono registrare, inoltre, sul sequestro di Simona Pari e di Simona Torretta. Ce ne parla Amedeo Lomonaco:

Le due volontarie italiane rapite in Iraq sarebbero vive e in buone condizioni di salute. E’ quanto ha annunciato oggi il giornale del Kuwait ‘Al-Rai Al-Amm’ che cita fonti “fidate e ben informate”. Le stesse fonti hanno anche precisato che è difficile stabilire quale sarà il destino delle due ragazze e hanno aggiunto che, in caso di mancata risposta alle richieste dei rapitori da parte del premier italiano Silvio Berlusconi, la punizione potrebbe essere “disastrosa”. Il comando della forza multinazionale in Iraq ha smentito, inoltre, la notizia data ieri sera dall’emittente televisiva Al Arabiya secondo la quale i due uomini arrestati nei pressi di Ramadi, un capo tribù e suo figlio, siano coinvolti nel sequestro di Simona Pari e di Simona Torretta.

Uccisi sette iracheni a bordo di un minibus

Sul terreno, uomini armati hanno ucciso stamani almeno sette iracheni che a bordo di un minibus si stavano recando a Baghdad per arruolarsi nella Guardia nazionale. E nella capitale un gruppo di ribelli ha assassinato un funzionario della sicurezza del ministero dell’Istruzione. Il ministero del Petrolio è stato colpito, inoltre, da colpi di mortaio che fortunatamente non hanno provocato vittime. E nella turbolenta provincia di Al Anbar sono stati uccisi ieri, secondo quanto riferito stamani dall’esercito americano, tre soldati statunitensi in seguito a due diversi attacchi compiuti da combattenti. Ieri è stato anche rilasciato uno dei dieci impiegati della società di telecomunicazione ‘Iraqna’ rapiti nei giorni scorsi nel Paese arabo. Attualmente gli ostaggi ancora in mano alla guerriglia sono più di 50 e quelli uccisi 29. Difficile da appurare, invece, il numero delle persone sequestrate e successivamente liberate.

 

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