Iraq: decapitato un ostaggio sudcoreano

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Anche oggi agguati e bombe hanno sconvolto l’Iraq. Quattro militari americani sono morti nel corso di un attacco compiuto a Ramadi, due soldati iracheni sono rimasti uccisi per l’esplosione di un ordigno a sud della capitale e quattro civili sono deceduti per lo scoppio di una bomba a Mossul. Dopo il barbaro assassinio dell’americano Paul Marshall Johnson, ucciso venerdì scorso in Arabia Saudita, si ripresenta inoltre, in Iraq, l’incubo della decapitazione di un ostaggio sudcoreano. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Cresce l’apprensione per la sorte del sudcoreano sequestrato da un gruppo di estremisti islamici che fa capo ad Abu Musab al Zarqawi, considerato il capo di Al Qaida in Iraq. In un video diffuso ieri dalla televisione del Qatar, al Jazeera, uomini armati hanno minacciato di decapitare l’ostaggio entro questa sera, se la Corea del Sud non rinuncerà ad inviare altri soldati nel Paese arabo. Il governo di Seul ha comunque deciso di continuare il dispiegamento dei 3000 militari assicurando che si adopererà per il rilascio del sequestrato, il cristiano 33.enne Kim Sun Il. Con il sudcoreano sono stati rapiti anche dieci cittadini stranieri. Tra questi, un giornalista europeo ed alcuni dipendenti di una società americana di costruzioni affiliata al colosso petrolifero statunitense ‘Halliburton’.

Sorte di Saddam Hussein

Sulla sorte di un altro uomo, quella di Saddam Hussein, un responsabile della coalizione ha intanto annunciato che il deposto presidente iracheno ed altri nove ex gerarchi del passato regime saranno consegnati, dopo il 30 giugno, al nuovo governo ad interim. La fonte ha anche aggiunto che i detenuti resteranno affidati alla custodia di carcerieri americani. L’ex rais, secondo quanto dichiarato dal presidente del tribunale iracheno incaricato del processo, potrebbe essere condannato alla pena di morte se riconosciuto colpevole di crimini di guerra.

Cominciate udienze preliminari

L’avvocato di Saddam ha inoltre denunciato che l’ex presidente del Paese arabo sarebbe stato sottoposto a torture fisiche e umiliazioni, con una palese violazione della Convenzione di Ginevra. Sono infine cominciate questa mattina, a Baghdad, le udienze preliminari per il processo davanti alla corte marziale contro tre soldati americani, imputati nello scandalo delle torture a detenuti iracheni del famigerato carcere di Abu Ghraib.

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