© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Iraq soldati, ribelli e civili, tra cui donne e bambini, continuano a morire a causa di attentati e scontri. A nuovi attacchi kamikaze ed agguati si aggiungono, poi, notizie di macabri ritrovamenti. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

 
Attentati e attacchi continuano a scuotere l’Iraq. La televisione araba Al Jazeera ha riferito che un kamikaze si è fatto esplodere all’interno di un bar in una cittadina a nord est, vicino al confine con l’Iran. Il bilancio delle vittime è pesantissimo: la Polizia ha reso noto che sono morte almeno 20 persone. Secondo gli inquirenti, l’azione sarebbe stata pianificata dalla guerriglia sunnita. L’area, infatti, è abitata in prevalenza da curdi di confessione sciita. Le violenze hanno colpito anche un’area sunnita: un colpo di mortaio ha provocato la morte di almeno 3 bambini in un villaggio, alle porte di Baquba, teatro ieri di scontri tra Forze di sicurezza e ribelli. In un altro villaggio, a sud di Baghdad, l’esplosione di un’autobomba ha causato due morti.

A Baghdad ritrovati oltre 30 cadaveri

A Baghdad, poi, sono stati ritrovati nelle ultime 24 ore più di 30 cadaveri. E’ stato rinvenuto anche il corpo di uno dei tre soldati americani rapiti dai ribelli lo scorso 12 maggio. Negli Stati Uniti, intanto, si mette a punto un nuovo piano per cercare di pacificare il Paese. Il piano si caratterizza per una visione più politica che militare per scongiurare la guerra civile. Ma in Iraq la stabilità sembra ancora lontana e si allunga anche il bollettino delle vittime americane: nella turbolenta provincia di Al Anbar sono rimasti uccisi 2 militari statunitensi. Il comando militare americano ha riferito, poi, che ieri sono stati uccisi altri 9 soldati. Da segnalare, comunque, che a Baquba, nel cosiddetto triangolo sunnita, è stato arrestato un importante leader di Al Qaeda.

Foto:

By Al Jazeera English (Scenes from Baquba suicide bombing) [CC BY-SA 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], via Wikimedia Commons

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