L’Iran non rinuncia a programma nucleare

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

L’Iran sempre più intransigente sul proprio programma nucleare: all’indomani del Rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), che denuncia il mancato rispetto del termine fissato dalle Nazioni Unite per sospendere i processi di arricchimento dell’uranio, il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, ribadisce l’intenzione della Repubblica islamica di continuare le proprie attività nucleari. A Londra, intanto, si teme che la questione atomica iraniana possa sfociare in un drammatico conflitto. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il Regno Unito considera la guerra contro la Repubblica islamica un’ipotesi purtroppo realistica: un alto funzionario governativo ha rivelato al quotidiano “Times” che l’esecutivo britannico teme un intervento militare statunitense contro l’Iran il prossimo anno, prima della fine del secondo mandato del presidente, George Bush. Ieri, il premier britannico, Tony Blair, ha espresso la propria contrarierà all’ipotesi di un intervento armato contro la Repubblica islamica. Ma la questione nucleare iraniana continua ad essere intricata e aperta a varie opzioni: il segretario di Stato americano, Condoleezza Rice, ha detto ieri che saranno usati tutti i canali disponibili per far sospendere il programma atomico della Repubblica islamica.

Ahmadinejad: programma atomico imprescindibile

Sull’altro fronte, il presidente iraniano, Ahmadinejad, continua a ribadire di voler portare avanti il programma nucleare. Sul Paese incombe intanto la minaccia di nuove restrizioni economiche da parte della comunità internazionale. Il Consiglio di Sicurezza valuterà già lunedì prossimo la possibilità di inasprire le sanzioni contro il governo di Teheran. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha già diffuso un Rapporto in cui si afferma che l’Iran non ha sospeso le attività di arricchimento dell’uranio, come richiesto dall’ONU.

Non ci sono prove di attività nucleari vietate

Fonti dell’AIEA, citate dal quotidiano britannico The Guardian, hanno anche riferito che gran parte delle informazioni di intelligence raccolte dalle agenzie americane sugli impianti nucleari iraniani e trasmesse agli ispettori delle Nazioni Unite si sono rivelate inattendibili. Secondo queste fonti, in molti siti militari iraniani non c’era traccia di attività nucleari vietate come invece indicato dai servizi segreti statunitensi.

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