Giornata della sicurezza stradale

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Sensibilizzare i giovani su questioni legate alla sicurezza stradale e promuovere politiche europee in questo ambito. Questi gli obiettivi della conferenza, apertasi stamani a Nicosia e promossa dalla Commissione europea, in occasione dell’odierna Giornata europea della sicurezza stradale. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Alla conferenza partecipano giovani e responsabili della sicurezza stradale, provenienti da tutti i Paesi dell’Unione Europea e da regioni limitrofe, per scambiare pareri e avanzare proposte pratiche al fine di rendere le strade più sicure per i giovani. Quali le priorità, a livello europeo, per raggiungere questo obiettivo? Risponde Umberto Guidoni, segretario generale di Ania, Fondazione per la sicurezza stradale costituita nel 2004 dalle Compagnie assicurative:

“Oggi registriamo in Europa, sulle strade europee, 85 morti al giorno di cui 11 in Italia. Credo quindi che sia necessario porre in essere una serie di azioni che rendano concreta la politica che la Commissione europea ha sollecitato agli Stati membri per il 2011-2020, cioè di considerare una priorità nell’agenda di governo la sicurezza stradale, soprattutto in termini di interventi sull’utenza debole – mi riferisco a ciclisti, pedoni, motociclisti e minori trasportati – sia interventi infrastrutturali che riescano a migliorare in senso generale lo stato delle infrastrutture e la capacità delle stesse a sostenere un volume di traffico così ingente”.

Nel 2010 35 mila vittime in Italia

Il bilancio degli incidenti stradali – la prima causa di morte sotto i trent’anni – è pesantissimo. Nel solo 2010, in tutta la Comunità Europea, le vittime della strada sono state circa 35 mila, in Italia oltre 4 mila. Quali, proprio in Italia, le criticità, le iniziative e le misure più urgenti?

“Velocità, alcol e droghe, distrazione, mancanza di rispetto delle regole in senso generale producono incidentalità e producono anche incidentalità grave. Questo pone l’Italia con il maggior numero di morti come valore assoluto nell’Europa dei 27: quindi, si tratta di un fenomeno estremamente grave che va affrontato per segmenti e per specifiche linee di azione. Credo che questo vada fatto fondamentalmente cercando di cambiare costantemente la cultura della guida, portando all’attenzione dei cittadini che mettersi alla guida richiede attenzione ma richiede soprattutto il rispetto delle regole, perché è un dovere civico circolare rispettando – oltre che se stessi – il prossimo. Quindi, l’intervento è sicuramente da fare sul tema dei comportamenti, soprattutto con le generazioni più giovani”.

Protocollo di intesa

Questa mattina è stato sottoscritto dal segretario generale di Ania e dal direttore generale per la sicurezza stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un protocollo di intesa. Di cosa si tratta? Ancora Umberto Guidoni:

“Il Ministero si è fatto promotore di un’iniziativa che credo sia auspicabile a vari livelli, cioè quella di mettere a sistema le competenze e le risorse di vari soggetti che in forma diversa si occupano di sicurezza stradale, effettuando una sorta di coordinamento delle iniziative affinché la sicurezza stradale possa essere affrontata per migliorarne i livelli qualitativi sotto diversi aspetti. Quello che concerne la Fondazione, quello che meglio risponde alle corde della Fondazione e cioè i processi di formazione all’interno delle scuole, cercando di rafforzare il tema dei corsi di guida sicura insieme a interventi specifici per la guida sulle due ruote nell’interesse dei centauri. Oggi questo non accade e per questo abbiamo un’altissima incidentalità per soggetti che, tra l’altro, possono aumentare di numero visto e considerato che la modalità di spostamento sulle due ruote diventa, soprattutto nei centri urbani, a seguito dell’aumento del prezzo della benzina, una modalità di spostamento molto più diffusa”.

Tutor “Virgilius”

In Italia, intanto, sarà attivo, dal prossimo 27 luglio, per la prima volta su tre strade statali – l’Aurelia, la Domitiana e la Romea – il nuovo tutor “Virgilius” che verificherà, in un tratto in genere fra i dieci e i venticinque chilometri, la velocità media e l’eventuale superamento del limite massimo consentito. Oggi è stato anche avviato, in Commissione trasporti della Camera, l’esame della proposta di legge che contiene alcune modifiche al Codice della Strada. Il provvedimento prevede, tra l’altro, la revoca della patente in caso di omicidio alla guida sotto l’effetto di alcool o droghe. E’ prevista anche una riduzione del 20% dell’importo delle sanzioni pecuniarie se il pagamento avviene entro 5 giorni.

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