Giochi prodotti in Cina ritenuti pericolosi

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Entro la fine del mese tutti i giocattoli dell’azienda americana Mattel, prodotti in Cina e ritenuti pericolosi a causa di magneti e vernici tossiche, saranno ritirati dagli scaffali dei negozi italiani. E’ quanto ha dichiarato questa mattina Emilio Petrone, amministratore delegato di Mattel Italia. Ha anche precisato che “la decisione di ritirare dal commercio alcuni prodotti non in regola con le norme di sicurezza è del tutto volontaria e soprattutto preventiva”. Negli Stati Uniti, intanto, milioni di prodotti sono già stati ritirati. In Cina si teme una considerevole perdita di posti di lavoro. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

In gioco non c’è solo la reputazione della nota azienda americana ma, soprattutto, la credibilità del governo cinese. Pechino adesso teme l’adozione di misure e leggi protezioniste. Intanto, è già arrivato l’avvertimento dell’Unione Europea. Senza miglioramenti sul fronte della sicurezza dei prodotti – ha detto una portavoce della Commissione Europea – “è possibile una messa al bando all’importazione di giocattoli dalla Cina”.

Standard di sicurezza non rispettati

Nel Paese asiatico gli standard di sicurezza non sempre vengono rispettati. Lo scorso 2 agosto erano già stati ritirati circa un milione e mezzo di giocattoli. Si trattava di prodotti distribuiti in gran parte negli Stati Uniti. Alcuni bambini avevano accusato problemi di salute, tra cui danni cerebrali.

Stilata lista con 400 aziende

Il governo cinese ha subito stilato una lista di 400 aziende produttrici che non rispettano gli standard di sicurezza richiesti. E ha annunciato nuove norme di controllo sulla qualità dei prodotti. Ma secondo varie agenzie internazionali, l’esecutivo di Pechino non ha preso, finora, iniziative adeguate per garantire la sicurezza dei prodotti. Ed era a conoscenza della pericolosità dei giocattoli fin da marzo. In questi giorni, per cercare di fare chiarezza è stata anche aperta un’indagine. Ma non sono solo i giocattoli ad essere sotto inchiesta. Un rapporto, diffuso oggi dall’Ufficio informazioni del Consiglio di Stato cinese, ha rivelato che quasi il 15 per cento dei prodotti cinesi non ha superato i controlli di qualità nella prima metà di quest’anno.

Danni irreparabili

In vari Stati, sono inoltre risultati contaminati e potenzialmente in grado di creare danni irreparabili anche dentifrici, cibi per cani, bigiotteria, e vari prodotti alimentari cinesi. Molte grandi società, non solo statunitensi, hanno affidato gran parte della loro produzione alle aziende cinesi per il basso costo del lavoro. Adesso cominciano a ripensare le proprie strategie di mercato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *