Fmi: nel 2099 crescita sotto zero

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Il mondo è in grande recessione e nel 2009 la crescita economica sarà negativa. A lanciare l’allarme è stato Dominique Strass-Kahn, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, a margine del vertice a Dar es Salaam, in Tanzania, sull’impatto della crisi economica in Africa. Nei Paesi in via di sviluppo le conseguenze saranno ancora più gravi che in Occidente.

Collasso finanziario

La crisi – ha detto il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale – “continuerà a risentire del collasso finanziario associato al crollo della fiducia dei consumatori e delle imprese”, che sta deprimendo la domanda interna di molti Stati.

Crisi globale

“Non esistono – ha spiegato Strass-Kahn – soluzioni nazionali a una crisi globale”. L’Africa in particolare, inizialmente risparmiata dal crollo del sistema finanziario mondiale e già colpita da una diffusa povertà e da un altro tasso di disoccupazione, è sempre più minacciata nella sua economia reale con ripercussioni sociali disastrose. A preoccupare è anche la situazione economica in Europa, dove secondo un documento della presidenza ceca dell’Unione Europea, oggi all’attenzione dei ministri finanziari all’Ecofin, il 2009 sarà un anno di “recessione”.

Periodo di elevata incertezza

Sarà un periodo di “elevata incertezza” che interesserà anche “le prospettive per il 2010”. In Giappone, intanto, il ministro delle Finanze Kaoru Yosano ha annunciato che il governo è pronto a prendere qualsiasi misura per aiutare l’economia, anche ad emettere più titoli del debito pubblico. Negli Stati Uniti, infine, il finanziere Warren Buffet prevede che ci vorranno cinque anni per una ripresa dell’economia. La battaglia in corso contro la crisi – ha detto – è paragonabile all’attacco a sorpresa giapponese subìto dalle forze armate statunitensi, nella Seconda Guerra Mondiale, a Pearl Harbor.

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