Festa di Tutti i Santi, intervista con card. Martins

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

L’odierna festa di tutti i Santi celebra una moltitudine di discepoli di ogni tempo che hanno ascoltato e messo in pratica il Vangelo dando una profonda testimonianza di amore a Dio e ai fratelli. Una schiera di “campioni della fede” che ci ricorda come anche tutti noi siamo chiamati alla santità, a vivere in pienezza il cristianesimo. Sul significato della santità per i cristiani, ascoltiamo il prefetto della Congregazione delle cause dei Santi, il cardinale José Saraiva Martins, intervistato da Amedeo Lomonaco:

R. _-La santità non è astratta, generica, ma è concreta, vissuta ed esistenziale. La santità non è qualcosa ‘appiccicata’ all’uomo: è la pienezza stessa dell’umanità. Consiste, essenzialmente, nella conformità a Cristo, nella fedeltà al Vangelo. Il Santo è il vero discepolo di Cristo.

Cristianesimo è esperienza di vita

D. – Benedetto XVI ha ricordato come il cristianesimo non debba essere considerato un complesso di norme, ma un’esperienza di vita. Oggi, invece, molti cristiani sembrano spaventati: come far capire che la santità è una meta per tutti?

R. – Il Vangelo di Gesù non è un complesso di norme, di regole: assolutamente no! Il Vangelo non è un trattato dottrinale: il Vangelo è la vita di Cristo proposta a tutti gli uomini, alla quale tutti i cristiani, se vogliono meritare il nome di cristiani, devono certamente tendere!

Iter della canonizzazione

D. – Nelle storie di uomini che divengono beati e poi santi, quale è l’iter della canonizzazione?

R. – Nella prima tappa diocesana si fa una ricerca su tutti i documenti che possono essere utili per farsi un’idea della personalità, della virtù del candidato agli altari. Questa documentazione viene poi trasmessa a Roma e viene esaminata dai vari organi ecclesiali del dicastero. Bisogna tenere presente che qui, nel dicastero, ci sono più di duemila cause in attesa di essere studiate. Prima o poi, tutti arriveranno alla meta finale.

Il modello dei Santi

D. – Santi per folgorazione, santi per amore, martiri Santi: come si deve accogliere Gesù?

R.- Con semplicità, con spirito di umiltà e con spirito di apertura alla Parola di Dio che arriva a noi in tanti modi. Questa è la via, l’unica via della santità. E i santi sono modelli in questo: sono molti i Santi, ma una sola è la santità. Se vogliamo, ognuno deve essere Santo a modo suo, secondo il suo proprio modo di essere …

Il Santo vive in pieno la propria umanità

D.-  C’è il pericolo che questa festa sia vissuta quasi un po’ per consuetudine, per abitudine: come superare questo rischio?

R. – Certamente, è un problema di catechesi e di pastorale, di formazione dei fedeli. La festa di Ognissanti è la festa di tutti i nostri fratelli nella fede, non soltanto di quelli che sono stati riconosciuti ufficialmente come tali, ma di tutti i cristiani: dei militi ignoti – come diceva Giovanni Paolo II. Il Santo è colui che vive in pieno la sua umanità, come Cristo, del resto …

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