Crotone in serie A. Intervista con mons. Graziani

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Crotone è in festa per la storica promozione della squadra cittadina di calcio in serie A. Per la città e per un’intera regione, la Calabria, questo prestigioso traguardo può rivelarsi un’occasione di riscatto. Questa vittoria – sottolinea l’arcivescovo di Crotone e Santa Severina, mons. Domenico Graziani – è “una bella boccata d’ossigeno”. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

 

E’ la prima volta che la squadra calabrese del Crotone raggiunge la serie A. L’obiettivo iniziale era quello della salvezza ma la formazione rossoblu, soprannominata il Leicester d’Italia in onore del team inglese ormai ad un passo da uno storico titolo in Premier League, ha sovvertito ogni pronostico. La squadra si è rivelata una fucina di talenti. Proprio da Crotone, negli ultimi anni, sono passati alcuni dei giovani italiani più promettenti: tra questi Alessandro Florenzi, una delle colonne della Roma, Danilo Cataldi, difensore della Lazio e Federico Bernardeschi, attaccante della Fiorentina, pronto ad andare ad Euro 2016 con la nazionale italiana.

Festa sulle note di Rino Gaetano

La festa per la promozione è stata scandita dalle note del compianto e celebre cantante crotonese, Rino Gaetano. La sua canzone “Ma il cielo è sempre più blu” è diventata il simbolo di una città che non si arrende nonostante i problemi. La marcia trionfale della squadra di una tra le regioni più povere d’Italia, segnata dal dramma della n’drangheta e dalla piaga della disoccupazione, è infatti un’occasione di riscatto non solo per la città ma per l’intera Calabria.

Ma come si è vissuta questa festa nella città calabrese? Risponde, al microfono di Amedeo Lomonaco, l’arcivescovo di Crotone, mons. Domenico Graziani:

 

R. – Si è vissuta con molta semplicità e anche con molto fervore. In fondo, si tratta di fare festa ad una squadra fatta da gente giovane, che è arrivata qui senza grosse pretese. Una società che non poteva neanche contare su chissà quali finanziamenti o su quali risorse. Ma il coraggio dell’allenatore e il coraggio dei giovani in cerca di affermazione hanno determinato questa reazione, che è stata come una bella boccata di ossigeno che ti arriva nei polmoni, che ti fa guardare la vita con occhi diversi e ti dà anche la capacità di prospettare cammini più gioiosi.

Rinascita di Crotone

D. – In quali altri settori della realtà di Crotone si possono vincere altre scommesse, puntando sempre sui giovani?

R. – Crotone è una città che ha tantissimo. Le potenzialità di Crotone sono moltissime da un punto di vista naturalistico da un punto di vista della bellezza, da un punto di vista del clima, da un punto di vista delle risorse. Quello che manca, qui a Crotone, è immaginare uno slancio più deciso. Bisogna dare alla società il contributo necessario perché questa torni a rigustare la luce.

Crotone in A è un’occasione per la Calabria

D. – A proposito di luci, il Crotone l’anno prossimo sarà sotto i riflettori della massima serie di calcio. Quindi sarà una vetrina importante per Crotone, anche un’occasione per ribadire, ancora con più forza, la lotta contro la ‘ndrangheta, una piaga che mina la realtà crotonese e anche quella della Calabria…

R. – Riscoprendo anche quanto sia forte la luce nei confronti delle tenebre. C’è un vizio che a volte potrebbe essere anche coltivato strumentalmente e con fini precisi: quello di esaltare il male, in maniera tale da tarpare le ali e da costruire su questo incantesimo del male la propria irresponsabile passività.

Foto:

Giovannikr92 Wikimedia Commons

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