Celebrazioni per capodanno ebraico e il Ramadan

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Sono cominciate, quasi contemporaneamente, le celebrazioni per il capodanno ebraico e per il Ramadan, il mese sacro per i musulmani. Nello Stato Ebraico e in vari Paesi musulmani si temono attacchi terroristici. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

In Israele sono state rafforzate le misure di sicurezza per il timore di attentati e sono stati chiusi i valichi con i Territori Palestinesi. Anche in molti Paesi musulmani sono stati predisposti maggiori controlli perché, soprattutto durante gli anni ’90, gli attentati terroristici ed i massacri di civili più sanguinosi sono stati perpetrati proprio in questo periodo. Si temono, in particolare, attacchi da parte dei talebani in Afghanistan e di miliziani di Al Qaeda nella regione del Maghreb. Il Ramadan di quest’anno è poi segnato dalla preoccupante scissione tra Cisgiordania, amministrata dal partito moderato di Al Fatah, e la Striscia di Gaza, controllata dai miliziani del movimento islamico Hamas. Negli Stati Uniti, intanto, il presidente George W. Bush ha rivolto i propri auguri ai musulmani.

Nel mondo i musulmani oltre un miliardo e 100 milioni

L’auspicio – ha detto Bush – è che i giorni del Ramadan “ricordino a tutti noi che bisogna essere compassionevoli e caritatevoli”. Si stima che nel mondo i musulmani siano più di un miliardo e cento milioni. Di questi, più di 4 milioni vivono nei territori Palestinesi. Gli ebrei sono oltre 13 milioni, tra cui 5 milioni in Israele. In molti pensano che la strada del dialogo sia comunque percorribile ma non mancano segnali di inquietudine: l’incertezza nel futuro e il fondamentalismo portano molti giovani islamici a sposare la causa di organizzazioni come al Qaeda. In Israele, infine, ha ricevuto vasta eco la notizia della recente scoperta di una cellula di giovani ebrei neonazisti.

Foto:

By Zied Nsir [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], from Wikimedia Commons

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