Cardinale Ryłko: niente mediocrità nella pastorale giovanile

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Si è aperto oggi a Roma il primo Incontro internazionale degli operatori di pastorale giovanile intitolato “Da Sydney 2008 a Madrid 2001” ed organizzato dal Pontificio Consiglio per i Laici. “La pastorale delle giovani generazioni – ha detto il cardinale Stanisław Ryłko, presidente del dicastero vaticano – non è un’appendice dell’azione pastorale ordinaria della Chiesa, ma il suo centro, il suo cuore. Ed è compito esigentissimo, perché i giovani hanno aspettative esigentissime nei confronti degli adulti, nei quali vogliono trovare non solo maestri, ma soprattutto testimoni autentici e coerenti”.

Pastorale giovanile senza routine e mediocrità

All’iniziativa, che si concluderà con la Messa nella Domenica delle Palme in Piazza San Pietro, prendono parte operatori provenienti da 70 Paesi dei cinque Continenti. “La pastorale giovanile – ha osservato il cardinale Ryłko – non può permettersi routine e mediocrità. Essa reclama una costante conversione del cuore e la continua ricerca di vie sempre nuove per l’annuncio di Cristo”. “Nell’odierno contesto culturale, caratterizzato da una vera e propria emergenza educativa, alla quale Benedetto XVI dedica estrema attenzione, è un compito particolarmente arduo. Ma anche questa è una sfida che la pastorale giovanile deve saper raccogliere”.

Gmg

Le Gmg – ha spiegato il porporato le cui parole sono state riprese dal Sir – sono diventate “provvidenziali catalizzatori dell’impegno pastorale della Chiesa a favore delle giovani generazioni e svolgono una preziosa funzione di orientamento, di ispirazione e di incoraggiamento.

Nuova generazione di giovani

Negli anni si sono pure rivelate uno straordinario osservatorio del mondo giovanile su scala planetaria che consente di individuare tendenze emergenti tra i giovani che difficilmente trovano spazio nei media”. Grazie alle Gmg – ha concluso il presidente del Pontificio Consiglio per i Laici – “è nata una nuova generazione di giovani capaci di andare controcorrente rispetto alla cultura postmoderna dominante. Si tratta dei giovani del ‘sì’ a Cristo e alla sua Chiesa, dei giovani alla ricerca del senso vero della vita”.

Incremento delle vocazioni

A margine dell’incontro l’arcivescovo di Sydney, cardinale George Pell, ha sottolineato che uno dei più importanti frutti della Gmg è stato “il notevole incremento delle vocazioni”. In Nuova Zelanda – ha dichiarato al Sir il porporato – il seminario nazionale ha praticamente raddoppiato il numero dei seminaristi e in Australia si registra un aumento.

 

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