Burke: incontro con comunità indigene al centro del viaggio in Perù

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© Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews: Il direttore della Sala Stampa Greg Burke: “Il Papa, come tante volte ha fatto nel passato, vuole parlare con i popoli indigeni, vuole mostrare rispetto per loro, proprio lì, dove si trovano”.

 

R. – Questa è veramente una cosa importante, speciale di questo viaggio, che in un certo senso è un inizio del Sinodo per l’Amazzonia. Il Papa, come tante volte ha fatto nel passato, vuole parlare con i popoli indigeni, vuole mostrare rispetto per loro, proprio lì, dove si trovano. Nello stesso tempo, c’è il tema del rispetto per i popoli e anche per il Creato. Quindi c’è anche un legame con l’enciclica “Laudato si’”.

D. – Un’occasione per ribadire che possiamo imparare molto dalle popolazioni indigene, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con la natura…

R. – Credo che oggi, in Occidente, quando il Papa dice queste cose, è un po’ uno choc… Cosa dobbiamo imparare noi da questo popolo? E invece il Papa sta a ricordarci che abbiamo molto da imparare anche con tutte le nostre grandi città, il nostro sviluppo. Abbiamo molto da imparare da questi popoli.

D. – Due popoli dell’America Latina accoglieranno il Papa e il Santo Padre si sentirà un po’ a casa sua…

R. – Non c’è dubbio, il Papa conosce bene il Cile perché ha vissuto lì, durante il noviziato dai gesuiti. E conosce  anche il Perù. Quindi parla spagnolo, è la sua gente… Io sono convinto che il Papa, che ha molto rispetto per la pietà popolare, si troverà molto bene in tutti e due i Paesi. Però credo che in Perù, dove c’è specialmente questa pietà popolare, il Papa si troverà molto a suo agio.

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