Terzo giorno di riposo per Benedetto XVI in Valle d’Aosta

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Terzo giorno di riposo per Benedetto XVI in Valle d’Aosta tra preghiera e meditazione. Non si è tenuta oggi la consueta udienza generale del mercoledì. Per il Papa si prospettano anche oggi ore di tranquillità nello chalet in legno e in pietra tra i boschi di abeti e larici. Ascoltiamo al microfono di Amedeo Lomonaco l’inviato di Avvenire, Salvatore Mazza:

R. – Il cielo è coperto. Questo può favorire la decisione del Papa di trascorrere la prima settimana dedicandosi allo studio.

D. – Il programma di questa settimana non prevede uscite; comunque, non si possono escludere passeggiate nella località di Les Combes …

R. – Certamente no. Gli organizzatori di questo soggiorno hanno previsto diversi possibili itinerari per Benedetto XVI. E poi, c’è la comunità dei vicini di casa, quelli della piccola frazione di Les Combes che si aspettano una visita del Papa; pensano che arriverà se non altro per vedere il piccolo museo dedicato a Giovanni Paolo II che fu inaugurato nel 1996. Il museo ospita una documentazione completa, molto esauriente in uno spazio ridottissimo, sul Pontificato dall’inizio fino alla fine.

D. – Come vive la comunità di Les Combes questa vicinanza con un ospite così riservato e così atteso?

R. – La discrezione di queste persone è qualcosa di incredibile. Gli abitanti di Les Combes conducono la loro vita di tutti i giorni in modo normale e sono attentissimi a non disturbare in alcun modo il Papa: sanno che sta lì per riposare. Non hanno mai provato a forzare un po’ la mano all’ospite, sono sempre stati veramente i primi difensori della privacy del Papa. Certo, lo aspettano: è umanamente comprensibile che questa attesa sia molto viva e forte.

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