Pam lancia campagna Africa Hunger Alert

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 © Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

Il 16 dicembre l’agenzia World Food Program ha dato inizio alla “Africa Hunger Alert, una campagna che confida di reperire nei prossimi mesi i fondi necessari per far fronte alla tragica diffusione alla fame in Africa. La dimensione dell’attuale crisi non può infatti prescindere dall’intervento dei Paesi più ricchi ad impegnarsi in una attività che risponda in modo adeguato a questa terribile situazione. Secondo gli ultimi dati forniti dall’agenzia, 38 milioni di africani rischiano la morte per fame nei prossimi mesi, mentre in alcuni Paesi – come Zambia e Malawi – i morti, soprattutto bambini, si contano già a migliaia.

A questo tragico scenario reso ancor più drammatico dal diffondersi dell’Aids, si aggiungono purtroppo anche disordini politici, economie allo sbando e guerre civili che minano gli equilibri già molto precari del Continente nero. Su come è nata la campagna “Africa Hunger Alert” ascoltiamo il responsabile per l’Italia della World Food Program, Francesco Luna, al microfono di Amedeo Lomonaco:

 

R. – Nasce proprio spontaneamente in varie parti del mondo, soprattutto in scuole, università, centri di aggregazione vari, in risposta alla situazione sempre più drammatica di molti Paesi africani, la cui condizione negli ultimi mesi è peggiorata drasticamente e rischia di precipitare nei primi mesi del 2003.

Strategie della campagna Africa Hunger Alert

D. – Due flagelli stanno corrodendo il futuro dell’Africa in questo inizio di millennio: la fame e l’Aids. Quali sono le strategie della campagna Africa Hunger Alert, lanciata dal Pam, per fronteggiare queste gravi crisi?

R. – Trattandosi di due emergenze drammatiche e gravi, la risposta che bisogna dare  è quella di produrre cibo, salvando dalla fame queste persone. Naturalmente questo non basta, ma può servire a tamponare la situazione gravissima di questo momento. Per il futuro dell’Africa è necessario portare avanti delle politiche che tendano a rendere le popolazioni africane sempre più autosufficienti.

Fame ed Aids

D. – Come si può spiegare la relazione tra fame e Aids?

R. – L’Aids è una conseguenza anche della povertà e molto spesso anche della scarsa consapevolezza da parte delle persone di come il virus si trasmetta. Il cibo in questi casi è un aiuto molto importante soprattutto per le famiglie di chi è ammalato di Aids. Ci sono milioni di orfani in Africa a causa di questo terribile male che ha decimato le famiglie ed in particolare i capi famiglia, coloro che sono tradizionalmente deputati a reperire le risorse necessarie per il sostentamento dei familiari.

Africa e sviluppo

D. Quali progetti si devono assolutamente realizzare per migliorare le condizioni economiche e politiche del Continente africano?

R. – E’ necessario realizzare investimenti profondi nell’agricoltura proprio per far si che i Paesi africani riescano a fronteggiare i periodi di siccità. Bisogna liberalizzare il settore agricolo e fare in modo che per le piccole imprese sia più facile entrare nel mercato. Bisogna infine sviluppare le attività di formazione, soprattutto delle donne.

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