Afghanistan: trattative per rilascio di Clementina Cantoni

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Afghanistan proseguono le trattative per ottenere la liberazione dell’operatrice umanitaria dell’organizzazione Care International, l’italiana Clementina Cantoni. Fonti afghane e italiane confermano che è stato aperto un canale con i rapitori. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Clementina Cantoni, la donna italiana rapita in Afghanistan, è viva e sta bene. Il ministro dell’Interno di Kabul ha reso noto che la polizia afghana ha stabilito un contatto permanente con i sequestratori. Il ministro degli Esteri italiano, Gianfranco Fini, ha confermato che è stato aperto un canale precisando che i rapitori hanno anche fatto ascoltare la voce della giovane milanese, registrata su un nastro, durante una telefonata con un agente italiano dell’intelligence. Il rapimento ha scosso in particolare la comunità degli oltre 2000 stranieri di Kabul. Ma gli investigatori non sospettano i talebani o i militanti di al Qaeda.

Indagini escludono matrice politica

Le indagini escludono, infatti, le matrici politica o terroristica e sembrano privilegiare l’ipotesi di un sequestro organizzato dalla criminalità comune per richiedere un riscatto. In queste delicate ore, segnate dalla speranza e dall’angoscia, gli Stati Uniti hanno ribadito di appoggiare Italia e Afghanistan nelle iniziative finalizzate ad ottenere la liberazione della donna. A Kabul centinaia di vedove afghane hanno manifestato per chiedere il rilascio della volontaria italiana. “Per oltre due anni – ha detto il direttore di Care International in Afghanistan – Clementina ha dedicato i propri sforzi alle vedove di Kabul”.

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