Afghanistan: scontri tra talebani e forze Nato

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

 In Afghanistan, la cronaca fa registrare nuovi, violenti scontri tra talebani e forze della NATO. Le vittime, tutte tra i ribelli, sono almeno 40. Si accende inoltre il dibattito, anche con toni polemici, sulle modalità che hanno portato alla liberazione del giornalista italiano, Daniele Mastrogiacomo. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

In Afghanistan, almeno 40 presunti talebani sono rimasti uccisi durante intensi combattimenti tra ribelli e forze della NATO nella turbolenta provincia meridionale di Helmand, roccaforte dei talebani. L’obiettivo è di indebolire le milizie integraliste per rendere meno cruenta la cosiddetta “offensiva di primavera”, già annunciata dai talebani. La regione teatro degli scontri è la stessa dove lo scorso 4 marzo è stato sequestrato il giornalista italiano, Daniele Mastrogiamo, insieme con un autista, ucciso dai rapitori, e un interprete, ufficialmente non ancora rilasciato. Proprio la vicenda del reporter italiano è al centro di intense polemiche. L’amministrazione americana ha espresso, infatti, il proprio disappunto per le modalità che hanno portato alla liberazione di Mastrogiacomo, avvenuta grazie allo scambio tra il giornalista e 5 talebani detenuti.

Implicazione della vicenda legata al caso Matrogiacomo

Secondo una fonte dell’amministrazione statunitense, la vicenda del reporter italiano “aumenta i rischi per le forze della coalizione e i civili”. Anche il governo del Regno Unito ha espresso “preoccupazione” per “le implicazioni della liberazione di talebani” collegata al rilascio di Daniele Mastrogiacomo. Un portavoce del ministero degli Esteri britannico ha detto che si teme, in particolare, l’invio “di messaggi sbagliati a quanti pensano di compiere altri sequestri”.Anche l’esecutivo tedesco ha criticato i termini del rilascio del giornalista italiano.

Germania: no al ricatto dei rapitori dei due tedeschi sequestrati in Iraq

La Germania ha ribadito, poi, di non voler cedere al ricatto dei rapitori dei due tedeschi sequestrati in Iraq lo scorso 6 febbraio. I rapitori hanno minacciato di uccidere i due ostaggi se il governo di Berlino non ritirerà le proprie truppe dall’Afghanistan. In Italia, infine, il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha difeso l’operato del governo aggiungendo che la trattativa per la liberazione di Mastrogiacomo “è stata condotta utilizzando tutte le forze ufficiali e informali nell’ambito di un piano guidato dall’esecutivo”.

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