Abusi, cardinale DiNardo (Usa): necessario “offrire giustizia alle vittime”

© Amedeo Lomonaco, il mio articolo su VaticanNews  A Baltimora oltre 400 vescovi partecipano all’assemblea generale della Conferenza episcopale statunitense. I lavori sono stati aperti dal cardinale Daniel DiNardo.

Abusi, immigrazione, aborto e cambiamento climatico. Sono questi alcuni dei temi al centro dell’assemblea generale della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb) che si è aperta lunedì scorso a Baltimora. Durante la riunione, che si concluderà domani, saranno rinnovati i vertici della Usccb.

Abusi

Aprendo i lavori dell’assemblea, il cardinale Daniel DiNardo ha ripercorso i tre anni trascorsi come presidente della Conferenza episcopale americana. Si è soffermato in particolare sulla piaga degli abusi ricordando l’importanza delle testimonianze di quanti sono stati vittime di tali crimini: “Raccontandoci la loro sofferenza e rifiutandosi di relegarla nelle tenebre ci hanno infiammati nel trovare la soluzione e offrire supporto pastorale e programmi di prevenzione adeguati”. “Condividendo il loro dolore ci hanno offerto anche la conoscenza necessaria a rispondere adeguatamente”. Il porporato ha poi sottolineato che è necessario “offrire giustizia alle vittime”. “Non dobbiamo mai smettere – ha aggiunto – di lavorare incessantemente per evitare che in futuro si verifichino abusi“. “Le misure approvate lo scorso giugno – ha ricordato il cardinale DiNardo – sono un inizio di questo rinnovato impegno”. Ma sono solo un inizio. È necessario – ha osservato il porporato – fare di più.

Immigrazione, aborto e ambiente

Il cardinale DiNardo ha anche ricordato le visite nei centri di detenzione degli immigrati al confine con il Messico dove ha visto bambini separati dalle famiglie. Altre immagini indelebili sono quelle viste dal porporato nei centri di prevenzione dell’aborto”. In questi luoghi, ha affermato il cardinale DiNardo, i volontari lavorano duramente per rendere la scelta dell’interruzione della gravidanza “non necessaria e supportano le madri offrendo tutti gli aiuti possibili per portare a termine la gravidanza”. Alle donne ha anche lanciato un accorato appello: “Se sei una madre e ti senti sola e stai considerando l’aborto, ti prego chiama una delle nostre chiese e una voce compassionevole ti accoglierà e ti aiuterà a trovare le risorse per la nuova vita”. Il porporato, riferendosi infine al piano strategico per il prossimo quinquennio, ha ricordato l’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco e ha indicato tra gli obiettivi la necessità di “prendersi cura della casa comune”.

La società statunitense e le sfide per la Chiesa

Il Nunzio apostolico negli Stati Uniti, monsignor Christophe Pierre, all’apertura della sessione autunnale della Conferenza episcopale ha indicato sfide che ha di fronte la Chiesa statunitense. Tra queste i cambiamenti demografici, l’accresciuto numero di persone senza alcuna appartenenza religiosa, la promozione delle vocazioni tra i giovani. Ma anche l’accoglienza dei migranti, la lotta contro tutte le forme di razzismo e il sostegno alla famiglia. Le chiavi per affrontare tali sfide, ha affermato il nunzio, sono la collegialità, la collaborazione tra i vescovi e la comunione con il Papa e con i sacerdoti. “Ognuno di noi – ha detto l’arcivescovo – svolge il proprio specifico ministero episcopale, ma dobbiamo anche lavorare insieme per servire i bisogni delle persone affidate alla nostra la nostra cura pastorale”.

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