Territori palestinesi: governo ancora da decifrare

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Israele, la Corte Suprema ha emesso un’ordinanza provvisoria che decreta la sospensione della costruzione del muro nei pressi della città cisgiordana di Ramallah. Il provvedimento arriva dopo la decisione, da parte del governo di Tel Aviv, di modificare il tracciato del muro tra Israele e Cisgiordania. Nei Territori, intanto, è stata rinviata a domani la riunione del Parlamento palestinese che oggi avrebbe dovuto votare la fiducia al nuovo governo del premier Abu Ala. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Si respira aria di crisi a Ramallah: il premier Abu Ala non è riuscito neanche oggi ad ottenere un voto di fiducia dal parlamento palestinese per il suo nuovo governo, in una versione largamente rimaneggiata rispetto alla formazione che aveva proposto lunedì scorso. All’interno del partito di maggioranza ‘Al Fatah’, Abu Ala e del presidente Abu Mazen rimangono, infatti, forti resistenze: è sempre più pressante, in particolare, la richiesta di un rinnovamento in profondità dell’esecutivo con l’allontanamento dei ministri ritenuti implicati in vicende di corruzione.

Ancora incerta la futura compagine governativa

Abu Ala aveva dovuto ritirare lunedì una prima lista di ministri che comprendeva solo quattro uomini nuovi, vicini ad Abu Mazen, per la forte opposizione del parlamento. Il premier aveva anche promesso di proporre un nuovo governo composto soprattutto da ‘facce nuove’. La futura compagine governativa dovrebbe comprendere 10 nuovi ministri ma secondo i commentatori palestinesi non è escluso che il braccio di ferro in corso fra il parlamento ed il premier costringa il presidente Abu Mazen a nominare un nuovo capo di governo.

 

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