Iraq: attacchi e violenze durante la festa dell’Ashura

© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Iraq, un membro della guardia nazionale è rimasto ucciso in un attentato kamikaze compiuto a Baquba e rivendicato dal terrorista giordano, Al Zarqawi. A Kirkuk un leader religioso curdo è stato assassinato da uomini armati che hanno sparato contro la sua auto. Cinque civili iracheni sono rimasti uccisi, inoltre, durante scontri tra guerriglieri e soldati americani scoppiati la scorsa notte nella città di Haswa, a sud di Baghdad. A questi episodi di violenza si devono poi aggiungere altri attacchi della guerriglia che hanno sconvolto anche oggi le celebrazioni per la festa sciita dell’Ashura. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

In un quartiere sciita di Baghdad quattro persone sono rimaste uccise ed altre 22 sono rimaste ferite per l’esplosione di un ordigno a bordo di un autobus. Sempre nella capitale, un attentato compiuto da un kamikaze nelle vicinanze di una moschea sciita, ha provocato la morte di almeno tre persone. L’attacco è avvenuto mentre erano in corso i funerali di una donna uccisa ieri dalla deflagrazione di una bomba. In questo clima dominato dalle violenze, decine di migliaia di sciiti stanno comunque commemorando a Baghdad, sotto strettissime misure di sicurezza, la ricorrenza dell’Ashura, festività sciita che commemora il martirio nel VII secolo dell’imam Hussein, nipote di Maometto. Per assicurare una migliore cornice di sicurezza, sono stati chiusi tutti gli ingressi al quartiere sciita della capitale sconvolta, ieri, da diverse azioni terroristiche che hanno provocato almeno 40 morti.

Sforzi per la liberazione di Giuliana Sgrena

Sul fronte dei sequestri, la madre della giornalista indonesiana rapita insieme con l’operatore da un gruppo islamico in Iraq, ha lanciato un appello ai suoi “fratelli musulmani” perché liberino la figlia. Anche il presidente indonesiano Yudhoyono si è rivolto ai sequestratori, sottolineando che i due giornalisti si trovavano in Iraq esclusivamente per lavorare senza essere in alcun modo coinvolti politicamente nella situazione irachena. Si intensificano anche le iniziative per ottenere il rilascio dell’inviata del “Manifesto”, Giuliana Sgrena, rapita nel Paese arabo lo scorso 4 febbraio. Il telegiornale della tv Al Jazeera ha mostrato quattro fotografie scattate in Iraq dalla giornalista. E a Roma è appena partito il corteo organizzato per chiedere la sua liberazione, quella della giornalista francese Aubenas e del suo interprete iracheno. La manifestazione si concluderà con il Colosseo illuminato e con decine di fiaccole che formeranno, al Circo Massimo, la scritta “Iraq libero”.

 

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