Iraq: sforzi per liberare due volontarie italiane

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© Amedeo Lomonaco, Radio Vaticana ●

In Iraq, dove proseguono gli sforzi per ottenere la liberazione delle due operatrici umanitarie italiane tenute in ostaggio da un gruppo di guerriglieri, il nord del Paese è stato teatro di un ennesimo attacco da parte delle forze della coalizione. In un nuovo video, intanto, Al Qaeda proclama che i piani americani sono stati vanificati, in Iraq e in Afghanistan, dalle azioni dei mujahidin. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Almeno 45 guerriglieri sono rimasti uccisi nell’offensiva sferrata, nella notte, dall’esercito americano e dalle truppe irachene a Tal Afar, città nel nord del Paese dove trovano rifugio terroristi di Al Qaeda provenienti dalla Siria. Alla vigilia del terzo anniversario della strage dell’11 settembre e ad un mese dalle prime libere elezioni in Afghanistan, la rete terroristica di Bin Laden ha diffuso un nuovo video. Nel filmato, trasmesso dalla tv del Qatar Al Jazeera, il numero due di Al Qaeda, il medico egiziano Ayman Al Zawahiri, ha detto che “la sconfitta” degli Stati Uniti in Iraq e in Afghanistan è solo “questione di tempo”. Sulla vicenda dei due giornalisti francesi recentemente sequestrati nel Paese arabo il ministro degli Esteri di Parigi, Michel Barnier, ha dichiarato che i due reporter “sono vivi e sono trattati bene”.

Sequestro due italiane, ultimatum dei rapitori

Sul sequestro delle due italiane, Simona Pari e Simona Torretta, e dei due collaboratori iracheni dell’associazione ‘Un ponte per’, si deve registrare che i sequestratori, appartenenti al gruppo integralista ‘Ansar al Zawahiri’, hanno lanciato  un ultimatum di 24 ore. Nel messaggio diffuso su un sito internet, la cui attendibilità è ancora da verificare, i rapitori chiedono “l’immediata liberazione di tutte le prigioniere musulmane detenute nelle carceri irachene”. Il vice ministro dell’Interno iracheno, Ali Hussein Kamal, ha dichiarato che la richiesta è inaccettabile.

Presidente iracheno a Roma

Sul fronte politico, il presidente iracheno, Ghazi al Yawar, che ha espresso la propria ferma condanna per il rapimento delle due volontarie, è stato ricevuto a Roma dal presidente della Repubblica italiana, Carlo Azeglio Ciampi. Il sottosegretario italiano agli Esteri, Margherita Boniver, inoltre, è a Beirut dove ha incontrato Andree Lahoud, la moglie del presidente libanese. La signora Lahoud ha  assicurato il proprio impegno per favorire la liberazione delle due operatrici umanitarie.

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